Dai produttori di attrezzature per l’attività fisica alle palestre, alle opportunità di formazione e le associazioni di categoria, passando per le medical spa, gli health center, le scienze riabilitative, le attività fitness, ma anche il turismo e il design, sempre con al centro la fitness lovers community.
3 MOTIVI PER ESSERCI
1 – PUNTO D’INCONTRO
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2 – NOVITÀ E TENDENZE
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3 – FORMAZIONE E CERTIFICAZIONE
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Fonte: MyPersonaTrainer
Fonte: MyPersonalTrainer
Quali sono gli esercizi fondamentali?
Classificazione
La più importante classificazione usata per gli esercizi di resistance training con i pesi (sovraccarichi) è in base al numero di articolazioni coinvolte:
- Multiarticolari: più articolazioni;
- Monoarticolari: una sola articolazione.
Anche se, a dirla tutta, è talvolta difficile stabilire quanto le articolazioni possano essere esluse, anche solo in termini di “stabilizzazione”.
Più difficile e meno netta invece, è la classificazione in base all’utilià nello sviluppo di forza e ipertrofia o massa muscolare (sezione trasversa). Ciò ne dovrebbe, di conseguenza, stabilire una certa “priorità” nella stesura del protocollo di allenamento.
Tale distinzione prevede una “più o meno netta” – poi spiegheremo perché – separazione tra:
- Esercizi fondamentali (multiarticolari pesanti con schemi motori di base, “prevalentemente” con bilanciere, e più indicati per lo sviluppo di forza pura): squat con bilanciere, deadhlift (stacco da terra), distensioni in panca piana con bilanciere (barbell bench rpess), trazioni alla sbarra con o senza sovraccarico;
- Varianti degli esercizi fondamentali: stacco e squat in stile sumo, squat/affondo bulgaro, front-squat, stacco e squat frammentati, tutte le bench-press con manubri, trazioni frammentate nel movimento, applicazione di carico variabile (con elastici o catene) ecc.;
- Esercizi complementari (multiarticolari, con pesi liberi, cavi o macchine isotoniche, indicati per variare l’angolo di lavoro o enfatizzare lo stimolo di un distretto piuttosto che un altro): affondi, leg press, hack squat machine, hip-thrust, distensioni in panca inclinata, distensioni in panca declinata, bench press machine/multipower o analoghe, dip, rematore con bilanciere/manubri/T-bar, pulley machine, trazioni alla lat-machine, low-row machine o analoghe, shoulder-press machine o analoghe, tirate al petto;
Attenzione! Non tutti concordano su questa ripartizione. Soprattutto i bodybuilder, tendono a far rientrare tra i fondamentali anche dip, military-press e rematore. Non si tratta di un errore, bensì di un punto di vista. Nel culturismo, l’obbiettivo principale è lo sviluppo muscolare. Nelle discipline di forza invece, l’obbiettivo principale è l’efficacia del “lift”. Come naturale conseguenza, visto che, ad esempio nel powerlifting, i gesti gara sono 3 (squat, stacco, panca), gli esercizi fondamentali saranno gli stessi con la sola aggiunta di alcune tirate (prevalentemente trazioni).
- Esercizi di isolamento (monoartiolari, con pesi liberi, cavi o macchine isotoniche, indicati per focalizzare il reclutamento di particolari muscoli; sono molto numerosi): leg-extensiuon, leg-curl, adduzioni e abduzioni alla macchina o al cavo per adduttori e abduttori, gluteus-machine o analoghi, calf-machine, addominal-machine, flessioni laterali del busto su panca specifica, iperestensioni lombari, croci con manubri/ai cavi, pectoral-machine, pull-over, pull-down cavo, push-down cavo, french-press bilanciere/manubri/cavo, curl con manubri/bilanciere/cavo, alzate laterali manubri/cavo, alzate frontali manubri/cavo, croci a 90° manubri/cavo ecc ecc.
I fondamentali sono esercizi migliori degli altri?
In senso stretto, possiamo far rientrare tra i fondamentali: squat e stacco da terra per gli arti inferiori, distensioni su panca piana con bilanciere per il petto, trazioni (o il rematore pesante con bilanciere?) per la schiena.
Si tratta quindi di 4-5 esercizi in tutto. Se però considerando le molte varianti associate (uso dei manubri, impugnature, inclinazioni e impostazione differenti, ecc.) potremmo facilmente arrivare al triplo.
Per il bodybuilder (e per chiunque si alleni a scopo estetico), questo gruppo di esecuzioni presenta una serie di vantaggi e benefici rispetto a tutti gli altri, tra i quali:
- maggior predisposizione all’allenamento della forza massimale;
- costruzione di schemi motori più complessi e funzionalità;
- coinvolgimento di numerosi gruppi muscolari contemporaneamente;
- azione sulla stabilità e compattezza del core;
- maggior potenziale di affaticamento e conseguente azione anabolica superiore.
Non mancano, però, gli svantaggi e le controindicazioni:
- maggior complessità di apprendimento ed esecuzione;
- statisticamente parlando, elevata suscettibilità agli infortuni – anche se questo è dovuto soprattutto ad errori commessi dagli atleti, piuttosto che all’esercizio in sé;
- inadeguatezza ai protocolli incentrati sul cedimento muscolare e, in genere, alle alte ripetizioni (per molti, opinabile);
- se portati ad alti sovraccarichi, richiedono un lavoro complementare sulla muscolatura secondariamente coinvolta – addome e stabilizzatori vari;
- bassa autonomia, perché inducono rapidamente l’affaticamento centrale e metabolico-muscolare.
Prendendo in considerazione tutto questo, potremmo sostenere che i fondamentali e relative varianti, opportunamente appresi, inseriti nella routine e gestiti nella periodizzazione, siano ottime soluzioni per gli obbiettivi di costruzione della forze e della massa muscolare.
Ma il discorso non finisce qui.
Premessa
Se sei una persona attiva, che pratica un regolare esercizio fisico e conosce perfettamente i suoi benefici, probabilmente troverai più interessante la lettura del seguente articolo, che spiega nel dettaglio come bruciare più calorie accelerando il metabolismo.
Se invece stai pensando che è giunto il momento di godere a pieno dei vantaggi offerti dall’attività fisica, ma ti manca la decisione, il supporto o la fiducia per cominciare, le righe che seguono potrebbero rappresentare la molla per iniziare a farlo.
Sedentarietà e Calorie
Non vi è alcun dubbio che i progressi tecnologici registrati negli ultimi decenni abbiano profondamente cambiato le abitudini degli Italiani e con esse la quota di calorie bruciate nell’arco delle ventiquattro ore.
L’organizzazione mondiale della sanità definisce lo stile di vita come un “insieme di modelli comportamentali strettamente correlati tra loro, che dipendono dalle condizioni sociali ed economiche, dall’educazione, dall’età e da altri fattori”. Uno stile di vita attivo è uno dei segreti per bruciare più calorie.
Promuovere comportamenti salutari è molto importante anche per abbattere il rischio di molte malattie, che riconoscono nella sedentarietà uno dei principali fattori causali; è dunque fondamentale insistere con la correzione dello stile di vita anche quando il soggetto non può, non vuole o non riesce ad attuare comportamenti positivi per il proprio benessere.
Affinché tali modifiche siano durature nel tempo, ogni operatore della salute dovrebbe sforzarsi di aiutare a comprenderne i benefici (personali e collettivi), ma anche le conseguenze negative legate all’inattività fisica. Oltre a farci bruciare più calorie contribuendo a regolarizzare il peso corporeo, uno stile di vita attivo permette di ottenere notevoli benefici anche quando l’ago della bilancia non ne vuole proprio sapere di spostarsi verso sinistra. Questi vantaggi si collocano anche in un contesto economico (minori spese sanitarie) e in quello psicologico e sociale (maggiore fiducia nelle proprie capacità). Riguardo a quest’ultimo punto è bene sottolineare che molti soggetti sedentari e sovrappreso rifiutano l’attività fisica perché la interpretano come un’impresa, uno sforzo e un sacrifico immane, per molti versi insormontabile.
Attività fisica
Rendendo più attivo il tuo stile di vita, puoi bruciare facilmente 1000 calorie extra al giorno
Se a causa dell’eccesso ponderale, del fumo e della sedentarietà, il cuore sembra scoppiare già dopo una rampa di scale è facile che il soggetto si convinca di “non essere proprio tagliato per lo sport”. Nulla di più sbagliato, innanzitutto perché una sana e regolare attività fisica non deve avere alcunché di “prestativo” e in secondo luogo perché un rapido ed apprezzabile miglioramento delle proprie capacità subentra, spontaneamente, già dopo poche settimane. Spesso l’approccio del sedentario con l’attività fisica è a dir poco traumatico, perché inizia con un eccesso di foga ed entusiasmo che puntualmente si infrange contro molteplici scogli (eccessive aspettative che tardano ad arrivare, imbarazzo pubblico ed altri impedimenti di natura fisica e psicologica).
La prima regola è dunque quella di “iniziare lentamente e aumentare gradualmente”, adottando uno stile di vita più attivo anche se privo di attività strutturate. Come illustrato nella seguente tabella, è tutto sommato facile inserire un po’ di tempo da dedicare all’attività fisica spontanea tra le abitudini consolidate, senza doverle stravolgerle.
SEDENTARIO | kcal | ATTIVO | kcal |
30′ attesa per pizza da asporto | 15 | 30′ per cucinare | 25 |
verdura pronta | 0 | 15′ preparazione | 10 |
raccogliere foglie (soffiatore, 30′) | 100 | raccogliere foglie (rastrello, 30′) | 150 |
servirsi di un giardiniere | 0 | 30’/sett di giardinaggio | 360 |
autolavaggio | 18 | lavarsi l’auto | 300 |
lasciare il cane fuori porta | 2 | accompagnare il cane | 125 |
guidare 40′ e camminare 5′ | 22 | camminare 15′, 2/giorno | 60 |
e-mailing a colleghi vicini (4′) | 2 | camminare 1′ parlare in piedi 3′ | 6 |
internet shopping (1 ora) | 30 | walking shopping (1 ora) | 145-240 |
driving-in (30′) | 15 | parcheggiare e camminare (3/sett/30′) | 70 |
pagare alla pompa | 0.6 | camminare per pagare | 5 |
ascoltare seduti una lezione (60′) | 30 | fare una lezione (60′) | 70 |
Ascensore (3°p.) | 0,3 | Fare le scale (3°p.) | 15 |
Prendere ascensore 3 volte | 2 | 1 rampa di scale 3/sett | 15 |
Parcheggiare più vicino possibile | 0,3 | Parcheggiare per camminare 2′ (5/sett) | 8 |
TOTALE | 237,2 | TOTALE | 1409 |
* kcal stimate per una persona di 75-80 kg
Iniziare un’attività sportiva
Il passo successivo per bruciare più calorie è quello di attuare interventi maggiormente strutturati, come sempre finalizzati a uno stile di vita fisicamente attivo. A questo livello il supporto di un buon istruttore o meglio ancora di un personal trainer è molto importante, purché possieda un bagaglio di esperienze e conoscenze adeguato.
La scelta del tipo e del programma di attività fisica dovrà essere disegnato in base alle reali possibilità e alle preferenze del soggetto; dovrà quindi essere gradita (deve piacere) e ben lontana dall’essere percepita come un sacrificio.
Dopo aver proposto vari modelli ed aver scelto di comune accordo quello più adatto al proprio cliente, occorre stabilire un programma di allenamento che consenta, entro termini prefissati, il raggiungimento di un obiettivo REALISTICO (guai a promettere miracoli solo per strappare al cliente un mese di abbonamento in più…).
Infine, è opportuno proporre varie attività, intercambiabili tra loro, per minimizzare l’aspetto noioso e ripetitivo ed esaltare quello ludico e gratificante. A qualsiasi livello del percorso si operi, occorre sempre considerare che l’adesione a lungo termine è positivamente influenzata dalla possibilità di praticarla in compagnia.
Partendo dal presupposto che l’esercizio migliore è quello che sarà possibile eseguire regolarmente, se si vuole bruciare una quota significativa di calorie ed ottenere allo stesso tempo importanti benefici per la propria salute, è buona regola rispettare le seguenti linee guida:
- FREQUENZA: 3-5 sedute di “allenamento alla salute” settimanali
- DURATA: compresa tra i 30 ed i 60 minuti a sessione.
- INTENSITÀ: da moderata a vigorosa
- TIPO DI ATTIVITÀ: scelta in funzione delle caratteristiche individuali (peso, età, sesso ecc.) e che ricada prevalentemente nell’ambito delle discipline aerobiche (podismo, ciclismo, ginnastica, aerobica o a corpo libero, danza o nuoto).
- INCORAGGIARE L’ATTIVITÀ FISICA SPONTANEA: spostamenti a piedi, scale ecc.
Ovviamente la marcia di avvicinamento a questi obiettivi dovrà essere graduale e soprattutto avvenire nella piena CONSAPEVOLEZZA che si sta facendo qualcosa di buono per se stessi. Si potrà, per esempio, iniziare semplicemente con 30/40 minuti di cammino nel parco, tre volte alla settimana per un mese. I benefici non tarderanno ad arrivare, sia nell’immediato (grazie al rilascio degli “ormoni della felicità“) che nel lungo periodo.
Incoraggiare ad un atteggiamento premiante rispetto all’impegno profuso significa anche rendere il cliente consapevole delle calorie bruciate durante l’attività fisica e del significato e delle ripercussioni che queste avranno sulla sua salute. Per scoprire quali sono le attività sportive che permettono di bruciare più calorie abbiamo preparato un modulo di calcolo automatico che potete trovare del seguente articolo: calcolatore consumo calorico.