La realtà virtuale potrebbe aver trovato un nuovo settore d’applicazione: quello del fitness e dell’allenamento fisico. Finora le aziende erano rimaste all’interno di confini ben delimitati: la realtà virtuale era applicata soprattutto al mondo dell’intrattenimento. Pensiamo ai diversi visori VR disponibili sul mercato: nella maggior parte dei casi le applicazioni sviluppate per la realtà virtuale riguardano videogame o film. Nessuno si era spinto a progettare un’applicazione e degli strumenti per fondere insieme la realtà virtuale e il fitness. La prima azienda a farlo è una startup statunitense che ha creato Black Box VR, una tecnologia molto particolare che permette di fare attività fisica, mentre si indossa un visore VR (HTC Vive) e si gioca a uno sparatutto online.

L’utilizzo della realtà virtuale in palestra potrebbe essere un nuovo capitolo della non felicissima storia tra la VR e il mondo della tecnologia. Annunciata più e più volte come “the next big thing“, finora la realtà virtuale non ha convinto pienamente. La colpa potrebbe essere delle aziende che non sono riuscite a renderla a misura d’uomo, ma la VR ha ancora molte problematiche non risolte. In primis quelle legate alla salute. Ma la Black Box VR potrebbe cambiare le carte in tavola: se è possibile utilizzare un visore VR mentre si fa attività fisica e non avere nausea, allora i problemi di salute potrebbero essere risolti una volta per tutte.

Che cosa è Black Box VR e come funziona

Black Box VR è una tecnologia creata da una startup statunitense che fonde in un unico dispositivo la realtà virtuale, il mondo dei videogame e quello del fitness. Come è possibile tutto ciò? Molto semplicemente utilizzando un visore VR e degli strumenti creati appositamente dall’azienda statunitense. Black Box VR ha mostrato il primo prototipo della sua tecnologia al CES 2018 (l’evento dedicato alla tecnologia che viene organizzato ogni anno a Las Vegas) ed entro la fine dell’anno dovrebbe aprire a San Francisco la prima palestra che utilizza Black Box VR.

Ma come funziona Black Box VR? Gli utenti devono indossare il visore VR HTC Vive ed entrare all’interno di una cabina dove troveranno gli strumenti per fare attività fisica. Indossando il visore, si verrà proiettati all’interno di un videogame dove si dovranno affrontare altri giocatori. Per muovere il proprio personaggio, bisognerà utilizzare il proprio corpo: ad ogni movimento delle braccia equivale un movimento nel videogioco. L’intelligenza artificiale alla base di Black Box VR è capace di riconoscere il livello di preparazione fisica dell’utente e adatta gli esercizi in modo che la persona non si senta male.

Per il momento non si conosce il prezzo di Black Box VR, ma sul sito internet è possibile iscriversi al progetto e seguire gli sviluppi futuri. Black Box VR è sicuramente molto interessante e permette di guardare il mondo della salute e del fitness da un altro punto di vista. Ma le problematiche legate alla nausea saranno le prime da dover tenere in considerazione.

Ad essere sinceri, Black Box VR non è il primo dispositivo che cerca di fondere realtà virtuale ed esercizi fisici. Già qualche anno fa è stato lanciato Icaros, un macchinario da palestra che utilizza la realtà virtuale per rendere l’esercizio fisico meno noioso. Uno dei problemi degli esercizi fisici è proprio la ripetitività dei movimenti: per questo motivo negli ultimi anni all’interno delle palestre sono spuntate le televisioni. L’obiettivo è intrattenere la persona. Icaros segue questa filosofia, ma la porta a un livello successivo. Salendo sul macchinario e indossando il visore VR si inizierà un’avventura che porterà l’utente a nuotare nell’Oceano più profondo. Un’esperienza unica, possibile solamente con la realtà virtuale.

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