Relazione tecnica illustrativa

DESCRIZIONE DELL’ INTERVENTO

Il fabbricato costruito nella prima metà del ‘900 è stato realizzato per essere utilizzato come palestra. Nel corso degli anni ha sempre mantenuto la sua funzione di palestra a servizio delle scuole che non ne erano dotate. Fino alla fine del secolo scorso la funzione di palestra a servizio delle scuole è stata mantenuta. Negli anni, però, le varie scuole si sono dotate di una palestra all’interno dei propri istituti, e la funzione della palestra a servizio di più istituti è venuta meno. Allo stesso tempo, la manutenzione dello stabile e il mancato adeguamento normativo degli impianti e della struttura alle più recenti normative di settore, hanno decretato l’impossibilità di continuare ad utilizzare la palestra senza un importante intervento di aggiornamento. Il fabbricato è stato quindi inutilizzato fino all’affidamento da parte della regione (ente proprietario dell’immobile) alla Disval asd. La nuova gestione dell’immobile contrattualizzata per 25 anni è finalizzata a ripristinare il fabbricato e ad adeguarlo per la parte impiantistica, strutturale, energetica e per l’abbattimento delle barriere architettoniche. Il nuovo utilizzo del fabbricato rimane legato all’attività sportiva ma a gestione di una società di disabili che ha come scopo principale l’integrazione delle persone con difficoltà motorie con le persone che non hanno problemi. E’ già stato sperimentato da Disval come l’iniziativa, da parte di una società sportiva nata per le persone con disabilità, di aprire le proprie attività anche a persone che non problemi motori, procuri giovamento ad entrambe le utenze.

In quest’ottica l’intervento progettato prevede il restauro del fabbricato esistente, per ridare alla città la testimonianza di un fabbricato che si affacci sulla piazza “della Repubblica” e ne completa il perimetro. Unico intervento che modificherà l’esterno dei luoghi sarà l’inserimento della rampa di accesso a pendenza inferiore al 5% per consentire un agevole accesso alla struttura.

Al fine di procedere correttamente alla progettazione è stata richiesta alla Coop De La Ville (ditta specializzata in restauri) di redigere un’indagine stratigrafica di tutto il fabbricato. Nelle conclusioni è stato indicato quanto riportato qui di seguito: “L’indagine stratigrafica evidenzia la presenza diffusa degli intonaci e delle cromie originari anche se altresì compromessi da diffusi interventi di ripristini parziali che non hanno comunque pregiudicato la lettura generale del fabbricato. L’indagine fa risaltare inoltre l’importanza dello stabile come testimonianza storica del periodo, che infatti, sebbene in forma semplice data la destinazione d’uso, è sempre stato curato e le fasi successive con intenti di ripresa della decorazione presente ne sono la testimonianza. Gli intonaci originali sono realizzati a malta di calce aerea stesa su muratura in laterizi e le pitture a calce. La tecnica di costruzione risulta quindi mista e l’utilizzo del cemento viene dosato per gli scopi strutturali (pilastri in c.a.). Sulla veste superficiale del manufatto l’utilizzo di cemento si limita alla scala realizzata in graniglia legata a cemento, (soggetta fortemente a agenti esterni climatici e antropici) alle cornici sotto la faldaleria (soggetta a agenti climatici) e agli elementi prefabbricati quali mensole, davanzali ecc (di più economica realizzazione). Le malte di ripristino sono chiaramente cementizie e attribuibili agli ultimi interventi subiti dall’edificio. Hanno interessano in interno principalmente le zoccolature (problemi di risalite capillari d’acqua) e le aperture (modifiche ai serramenti) oltre a interventi diffusi sul soffitto della “Palestra” riconducibili a problemi strutturali e passaggi impianti. In esterno sono presenti ingenti ripristini degli intonaci soprattutto a carico delle parti basse sempre legati a problemi di risalita di umidità.

SPECIFICHE INTERNI

La grande sala della palestra presenta sul soffitto una cromia azzurra a rappresentare il cielo; le pareti scialbate gialle sono separate dal soffitto da un cornicione nero che marca nettamente la divisione. La zoccolatura in origine era lignea e sempre alta. La tipologia decorativa è semplice, vivace e ordinata realizzata a calce. Gli intonaci originari sono a calce aerea, l’intonaco risulta di cromia grigio chiaro

con aggregati medio fini, in superficie talocciato finemente. Durante le opere di ripristino va indagata attentamente la parete Ovest della”Palestra”, in origine scandita da grandi aperture1. Si consiglia il ripristino delle aperture al fine di avere maggiore luce nell’ambiente e riportarla alle vesti originarie. Per ciò che concerne le altre sale interne si coglie una metodologia decorativa comune negli ambienti analizzati. I toni sono tipici del periodo storico, spesso vivaci; i colori utilizzati sono il rosa e l’azzurro. Fa eccezione, con riferimento alla pianta storica, la sala insegnanti solo per i toni più sobri. Non sono presenti decorazioni nei centri volta o agli attacchi delle pareti con il soffitto. Le sale presentano una zoccolatura alta circa m.1,5 delineata da un semplice filetto. La zoccolatura risulta più scura e le pareti sopra la zoccolatura sono in tono ma più chiare presumibilmente viene aggiunto semplicemente del bianco. Nelle sale definite in pianta storica come “pronto soccorso” e “wc e doccie” non si identifica la zoccolatura decorata. Si ipotizza che fossero rivestite da una zoccolatura in Linoleum per scopi igienici. E’ infatti riconoscibile un ingiallimento della parte corrispondente alla zoccolatura, dovuto a alterazione, probabile presenza di sostanza organica per incollare il rivestimento. La traslazione del muro negli ambienti a sud ha concesso di rivenire le cromie della sala definita spogliatoio. Tutte le sale sono state oggetto di ridipinture di cui le ultime sintetiche e almeno le pitture sintetiche si consiglia durante i lavori di restauro di asportarle perché ormai prive di coesione visti gli innumerevoli strati sovrapposti. Si consiglia inoltre almeno di riproporre le tinte originarie. I rappezzi cementizi vanno asportati e i ripristini eseguiti in malte di calce. Gli ambienti verso nord, sono molto manomessi, odiernamente adibiti a servizi igienici e piastrellati, inquadrati nelle piante originarie di progetto come magazzino-caldaia. Durante le opere di rimozione si consiglia l’assistenza di un restauratore al fine di verificare eventuali preesistenze.

SPECIFICHE ESTERNI Gli esterni seppure maggiormente manomessi restituiscono le fasi iniziali. L’aspetto delle 2 fasi principali concernenti il periodo storico in esame è pressoché simile tranne per l’inserimento della scritta dipinta sulla fascia alta.

Ad oggi il recupero delle testimonianze storiche riferite al fascismo è ancora oggetto di discussione e si lascia agli storici esperti l’onere di decidere se tenere o coprire la scritta. Diverse scritte in Piemonte vengono conservate perché comunque sono testimonianza di quello che non va dimenticato. L’aspetto generale era giallo, resta dalle note riscontrate, l’analisi totale della facciata possibile solo ad asportazione delle tinte sintetiche da eseguire durante i lavori. Si fa riferimento a possibili differenze cromatiche, comunque sempre in tono dei gialli tra i diversi piani degli intonaci e alla ricerca attenta di ulteriori dati sui cornicioni marcapiano. Tale discorso vale anche per le cornici sotto la faldaleria materialmente non indagabili oggi e da sondare dopo la rimozione delle stesse. Gli elementi prefabbricati di ornamento alle aperture dei corpi aggettanti erano di cromia nera. La zoccolatura eseguita con macchina sprezzatrice era sorprendentemente chiara e legava con la scala in graniglia. “

In funzione di quanto rilevato, si è deciso di progettare la riapertura delle finestre su fronte ovest per dare luce e vista alla sala principale del piano di ingresso. E’ stata progetta la realizzazione di un piano interrato per l’ubicazione degli spogliatoi da destinare agli utenti e agli istruttori. Considerata la necessità di realizzare lo scavo entro sagoma del fabbricato si pensato all’installazione di un impianto geotermico orizzontale da installare al di sotto dei locali interrati. L’impianto geotermico consentirà di installare una pompa di calore per l’impianto di riscaldamento (previsto a tutt’aria). Nell’incavo del solaio di copertura verranno installati dei pannelli solari fotovoltaici e, piccola parte, termici per la produzione di una parte del fabbisogno energetico del fabbricato. All’interno dell’attuale salone della palestra è prevista l’installazione di un soppalco per poter promuovere dei corsi di avvicinamento allo sport aperti a tutti gli utenti.

I collegamenti verticali all’interno della struttura sono garantiti da un ascensore che permetterà di spostarsi agevolmente ai vari livelli.

Per una migliore comprensione del progetto si rimanda agli elaborati progettuali allegati alla presente.